Puoi cambiare gli infissi e le porte interne di casa con il bonus barriere architettoniche 75%
Infissi Scarcella rende più accessibile gli edifici e le abitazioni private.
La legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023) ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il bonus del 75% per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in abitazioni già esistenti, tra i quali rientrano anche:
la sostituzione degli infissi esterni.
la sostituzione di porte interne.
Ottieni il bonus barriere architettoniche 75% e paga solo il 25% degli infissi e delle porte interne.
Nuovi infissi con il bonus barriere architettoniche 75%
Rispettando le specifiche tecniche previste dalla normativa, per favorire la movimentazione delle persone, è possibile acquistare e usufruire del bonus barriere architettoniche 75% con sconto in fattura o detrazione in 5 anni.
Qualora sussistano tutti i requisiti necessari, potrai ottenere porte e infissi pagando solo il 25% del loro valore. Il bonus barriere architettoniche 75% è applicabile in tutti gli immobili o condomini
La detrazione spetta anche se l’intervento è effettuato in immobili o condomini dove non sono presenti persone con disabilità o ultra-sessantacinquenni.
Gli interventi possibili dal bonus barriere architettoniche 75%
Il decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989, che regola gli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, consente diversi ambiti d’applicazione per interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche:
l’adeguamento di parti comuni (una scala, una rampa, un ascensore)
l’adeguamento del bagno con demolizione e ricostruzione delle pareti (le dimensioni minime di un bagno per portatori di handicap sono pari a 180*180cm);
l’adeguamento della cucina (che deve consentire la rotazione a 360° della sedia a ruote e deve avere mobilio adatto);
l’allargamento di almeno una camera da letto che, anch’essa, deve consentire la movimentazione della carrozzina;
parti esterne dell’edificio, come ad esempio il rifacimento dei marciapiedi e persino dei parapetti dei balconi, la cui parte opaca non deve superare i 60cm di altezza.
Bonus barriere architettoniche 75% in vigore fino al 31 dicembre 2025.
L’agevolazione che si può utilizzare non solo per l’installazione di ascensori ma anche per ristrutturare il bagno o rifare gli infissi, a patto che l’intervento risulti a norma, ossia effettuato nel rispetto del D.M. 236/1989 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche”.
Vediamo come procedere in caso di sostituzione di infissi
L’articolo 119-ter del decreto Rilancio, introdotto dall’articolo 1, comma 42, della legge di Bilancio 2022, ha introdotto la nuova agevolazione che si aggiunge alla detrazione già prevista – nella misura del 50% – per gli stessi interventi.
Per gli interventi che riguardano le parti comuni di un condominio o unità abitative la detrazione, da ripartire in cinque quote annuali, prevede un ammontare di spese non superiore a
50.000 euro per gli edifici unifamiliari o le unità autonome;
40.000 euro moltiplicati per il numero degli immobili negli edifici fino a otto unità;
30.000 euro moltiplicati per il numero degli immobili negli altri edifici.
Il bonus barriere architettoniche del 75% è stato anche salvato dal blocco su sconto e cessione del credito, ma con due scadenze diverse, la cessione del credito è possibile fino al 2024 mentre il per bonus barriere architettoniche del fino al 31 dicembre 2025.
Le barriere architettoniche
Come indicato nella circolare 57/1998 dell’allora ministero delle Finanze, gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche riguardano opere che possono essere realizzate sia sulle parti comuni sia sul singolo appartamento indipendentemente dal condominio e si riferiscono a diverse categorie di lavori:
la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti),
il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori),
gli interventi di natura edilizia più rilevante, quali il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o piattaforme elevatrici.
L’Agenzia delle entrate ha più volte specificato (da ultimo, con la circolare n. 7/2021) che la detrazione spetta anche se l’intervento, finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche, è effettuato in assenza di persone con disabilità nell’unità immobiliare o nell’edificio oggetto dei lavori.

Misure e caratteristiche degli infissi idonei per il bonus barriere architettoniche 75%
Ai fini dell’accesso alla detrazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal D.M. 263/1998, e il contratto di appalto deve fare riferimento espressamente a queste norme. Per gli infissi il D.M. stabilisce in generale che le porte, le finestre e le porte-finestre devono essere facilmente utilizzabili. I meccanismi di apertura e chiusura devono essere facilmente manovrabili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione.
Per quel che riguarda le porte, in dettaglio il punto 8.1.1 del D.M. stabilisce che la luce netta della porta di accesso di ogni edificio e di ogni unità immobiliare deve essere di almeno 80 cm. La luce netta delle altre porte deve essere di almeno 75cm. L’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm da terra.
Per le finestre e portefinestre invece il punto 8.1.3 stabilisce che l’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra 100 e 130cm da terra. Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante degli infissi esterni devono essere usate esercitando una pressione non superiore a kg 8.
L’ampliamento delle porte interne o il rifacimento delle finestre per consentire una migliore manovrabilità, dunque, possono rientrare a tutti gli effetti nell’ambito della detrazione. E sono anche comprese, ovviamente, tutte le spese accessorie necessarie per il completamento dell’intervento, come ribadito dalle entrate nella risposta 461/2022.
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