Cos’è un infisso? Tecnicamente l’infisso è il telaio su cui sono fissate le parti apribili, le cosiddette ante, delle finestre, porte ecc., oppure i vetri o i pannelli di un serramento non apribile. Non va confuso con il falso telaio, detto anche controtelaio, che è l’intelaiatura in acciaio trattato antiruggine o in legno grezzo, ancorata al muro con l’utilizzo di cemento, sulla quale l’infisso viene di solito avvitato. L’insieme di queste parti viene chiamato finestra. Vediamo meglio nel dettaglio…
Finestre: caratteristiche, materiali e curiosità.
Le finestre rappresentano una parte fondamentale dell’edificio, essa svolge diverse funzioni come:
il passaggio di luce dall’esterno;
l’affaccio all’esterno dall’edificio;
il passaggio tra due locali interni – con porte interne;
l’aerazione dei locali interni;
l’esposizione di prodotti al pubblico – con vetrate fisse;
l’accesso dall’esterno – con porte o porte-finestre;
protezione dell’abitazione da intrusioni (serramenti esterni);
estetica abitativa.
Un infisso è un elemento architettonico e, come tale, contribuisce all’estetica e all’arredamento dell’edificio. I progressi ottenuti a partire dal XIX secolo nel campo della tecnologia, ne fanno anche un elemento importante per quanto riguarda il risparmio energetico, grazie agli infissi a taglio termico.
I materiali costruttivi utilizzati per le finestre, storicamente erano il legno ed il ferro, mentre a partire dal secolo scorso gli infissi sono stati fabbricati anche con altri materiali metallici (tra i quali l’acciaio al carbonio o inossidabile, il bronzo e l’alluminio) e plastici come il PVC. Ognuno dei materiali impiegati richiede l’utilizzo di accessori specifici come maniglie, cerniere, squadrette di giunzione ecc., che sono diversi da quelli impiegati per i serramenti realizzati con altri materiali.
I materiali più utilizzati, nel nostro settore, sono l’alluminio e il PVC:
Alluminio
Questo materiale, non si altera, ha bisogno di scarsa manutenzione ed è di facile lavorazione. Un materiale estremamente versatile sia per colori che per dimensioni, ma soprattutto per la caratteristica realizzazione a taglio termico , in cui la parte esterna del profilato è separata da quella interna al fine di garantisce isolamento e elimina la condensa sulla superficie interna del serramento.
PVC
I serramenti in PVC offrono un buon isolamento termico, pesano poco ed è il meno naturale tra i materiali per infissi ed ha quindi un’attrattiva minore rispetto agli altri.

Materiali misti
Verso la fine del XX secolo si sono diffusi anche infissi realizzati con materiali compositi come il legno/alluminio, il legno/bronzo, il legno/PVC/alluminio, ecc., che combinano la resistenza della sezione in metallo, posta a contatto con l’esterno del locale, al basso valore di trasmittanza termica del legno. I serramenti eseguiti con questi sistemi hanno una diffusione limitata. Tra questi tipi, il più diffuso è quello in legno/alluminio, per la leggerezza e la facilità di lavorazione del metallo.
Finestre: caratteristiche, materiali e curiosità.
Quanti sistemi di apertura conosci?
A battente
Le finestre a battente sono quelli più diffusi, le ante sono girevoli con cerniere fissate su un lato verticale e la chiusura su quello opposto. Le parti apribili possono essere da 1 a 4, ma quando sono più di due e sono tutte aperte la stabilità può essere precaria per il peso eccessivo.
Vasistas
L’apertura a vasistas, scritto anche wasistas, è un sistema identico a quello delle finestre a battente con apertura all’interno, ma le cerniere sono posizionate sul traverso inferiore e la chiusura, detta cricchetto, su quello superiore. La prima posizione prevede l’apertura a battente normale, chiudendo poi l’anta e mettendo la maniglia nella seconda posizione il serramento si apre a vasistas. L’ingegnoso sistema fu prodotto per la prima volta nel 1935 in Germania da Wilhelm Frank, pioniere della serramentistica moderna e fondatore della tuttora esistente e quotata azienda di accessoristica Roto. L’anta ribalta permette l’apertura regolabile a vasistas per l’aerazione di un locale senza dover spalancare la finestra a battente. Nel caso di serramenti a 2 o più ante, l’apertura a vasistas è possibile solo per l’anta dotata di maniglia.
Scorrevole
Le finestre scorrevoli sono utilizzati sia per le porte che per le finestre e le porte-finestre. Spesso vengono usati quando i locali sono piccoli e le ante a battente sarebbero d’ingombro una volta aperte. Il sistema classico è quello per finestre e porte-finestre, costituito da 2 ante apribili sotto le quali sono fissati dei carrelli muniti di ruote che scorrono sul binario inferiore facente parte del telaio. Nel caso di ante grandi o con vetri stratificati particolarmente spessi, è bene accertarsi che i carrelli di scorrimento siano adatti a sopportare il peso.
Alzante scorrevole
Gli “alzanti” hanno campi di applicazione e caratteristiche simili ai serramenti scorrevoli, ma sono di solito costituiti da 2 vetrate di cui una apribile a scorrere e l’altra fissa. I carrelli di questo tipo di serramento sono collegati al meccanismo della cremonese-serratura. Alla rotazione della maniglia un sistema di leveraggi permette il sollevamento dell’anta scorrevole dal piano ed il libero scorrimento sulle guide con ridotti attriti.
A libro
L’apertura a libro viene usata per porte o porte finestre e prevede l’impacchettamento laterale delle ante, che sono tutte collegate tra loro con cerniere e perni che scorrono sui binari inferiore e superiore. Viene usata frequentemente per quegli ambienti che hanno bisogno di tenere spalancati vani finestra particolarmente ampi, come le verande e bar o ristoranti che offrono ai clienti un ambiente chiuso in caso di maltempo ed aperto nelle belle giornate. Le ante sono appese con carrelli scorrevoli al binario superiore e guidate da perni in quello inferiore. Questo tipo di apertura trova applicazione anche nei portoni industriali e nelle porte interne più moderne, sostituendo le porte ad un’anta, rispetto alle quali quando sono aperte ingombrano la metà dello spazio.
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